Conversano. M.C. Escher, artista geniale e visionario, diventa il nuovo protagonista delle stanze del Castello di Conversano con una mostra dedicata alla sua straordinaria produzione artistica. L’esposizione, curata dal collezionista e studioso di Escher, Federico Giudiceandrea, è stata presentata con la partecipazione del Sindaco Giuseppe Lovascio, dell’Assessore alla Cultura Katia Sportelli, della Presidente di Artemisia Iole Siena, ente organizzatore e del curatore della mostra. L’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Conversano, si inaugura dal 28 marzo al 29 settembre presso il Polo Museale di Conversano. Offre ai visitatori un’immersione nell’affascinante mondo di Escher, circa 80 opere, dalle prime influenze dell’Art Nouveau fino alle sue celebri composizioni geometriche e prospettiche impossibili.

Le influenze e l’evoluzione artistica di Escher
I primi lavori di Escher sono fortemente influenzati dall’arte Art Nouveau, movimento artistico sviluppatosi in Europa alla fine del XIX secolo e caratterizzato da ornamenti ispirati alla natura. Questa influenza si deve in particolare a Samuel Jessurun de Mesquita, importante esponente dell’Art Nouveau olandese e insegnante di Escher presso la scuola di grafica e arti decorative di Haarlem, nei Paesi Bassi.
Durante il suo soggiorno in Italia, Escher visitò numerosi borghi del Meridione, realizzando disegni che, una volta tornato in studio, trasformava in xilografie e litografie. Già in queste opere emerge la sua attenzione per la composizione dello spazio e la ricerca di schemi geometrici armonici.

Il viaggio in Spagna e la svolta artistica
Un momento cruciale nella sua evoluzione artistica si verifica nel 1936, quando Escher compie un secondo viaggio nel sud della Spagna. In questa occasione, studia in maniera metodica i motivi decorativi utilizzati dagli artigiani moreschi per adornare muri e archi di monumenti come l’Alhambra di Granada e la Mezquita di Cordova. Da queste osservazioni nasce il suo interesse per la tassellatura e la trasformazione delle forme, elementi centrali nella sua produzione artistica a partire dal 1937.
Metamorfosi e matematica nell’arte di Escher
Il concetto di metamorfosi, che in greco indica la trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, diventa una costante nella sua opera. Escher sviluppa questa idea attraverso la modificazione progressiva e concatenata di tassellature, creando illusioni ottiche affascinanti e sorprendenti.
Fin dalle sue prime opere, Escher dimostra un’attenzione particolare per l’organizzazione dello spazio compositivo. Il suo crescente interesse per la matematica e la geometria lo porta a esplorare superfici riflettenti, solidi geometrici e topologie particolari, come il celebre nastro di Möbius, che a un’osservazione superficiale appare come un oggetto con due facce, ma che in realtà ne possiede una sola.
Le sue composizioni geometriche si distinguono per una distorsione prospettica che, a un primo sguardo, sembra perfettamente plausibile, ma che a un’analisi più attenta si rivela impossibile. Questo approccio ha reso Escher una figura unica nel panorama artistico mondiale, capace di coniugare arte e scienza in un equilibrio perfetto tra razionalità e immaginazione.

Un’occasione imperdibile per ammirare l’opera di Escher
La mostra al Castello di Conversano rappresenta un’opportunità straordinaria per esplorare l’universo di M.C. Escher e lasciarsi affascinare dalle sue incredibili illusioni ottiche. Un evento imperdibile per appassionati d’arte, studiosi di matematica e chiunque voglia scoprire il genio di uno degli artisti più straordinari del XX secolo.
INFO www.arthemisia.it
Prenotazioni 080 99 52 31