Interamente dedicato alla Valle d’Itria e pubblicato con la Nuova Palomar di Bari,
ogni poesia, rispecchia l’anima lucente della “Valle dei Trulli”.
Strinati, innamorato della Puglia, descrive la Valle d’Itria con gli occhi dell’innamoramento.
All’interno della raccolta, diversi componimenti dedicati a Martina Franca.

Di seguito, un estratto dalla prefazione della raccolta:

“Non chiederci la parola…” soggiungeva un dolente

e profetico Montale in quello che era stato il testamento
poetico del Novecento letterario. Ed invece,
oggi più che mai, proprio dall’obliata stirpe dei poeti
ci si attende quelle intrinseche verità e quelle irrinunziabili libertà
che appaiono oramai conculcate, dimenticate,
oltraggiate da questa nostra miseranda condizione di vita
e dalla destrutturazione di ogni sensibilità, umana ed esistenziale.
E, allora, ben venga questa suggestiva silloge del nostro
Autore, che, mano nella mano, ci guida sapientemente
in un’inedita ed intima dimensione emozionale, ove i pensieri,
i sentimenti ed i palpiti dell’animo vengono colti, rimeditati,
reinterpretati e restituiti ai lettori, pervasi da un’incontenibile
volontà di accompagnarli verso una riflessione esistenziale,
dalla quale scorgere, anche solo per un istante
impercettibile, la “parola salvifica”.

Fabio Strinati