BARI -Termina domani la XXII edizione del congresso “La cura dei tumori, attualità e prospettiveorganizzato dal “Goim”, Gruppo oncologico dell’Italia Meridionale che si svolge in videoconferenza tramite la piattaforma Zoom.

“Il Congresso Nazionale del GOIM  – dichiarano i presidenti del congresso, Fernando De Vita ed Evaristo Maiello giunge quest’anno alla ventiduesima edizione, forte del successo di qualità e di partecipazione che costantemente abbiamo registrato nelle precedenti edizioni. Il titolo scelto, di ampio respiro, intende, come al solito, cercare di offrire un ambiente di discussione per specialisti di branche diverse coinvolti a vario titolo nella ricerca scientifica, nella diagnosi e nella terapia dei tumori. In questo modo, oltre a rimarcare la rilevanza della multidisciplinarietà,  sarà possibile stimolare una ampia riflessione sulle novità più recenti e importanti, soprattutto sul loro impatto nella pratica clinica corrente. Tuttavia in questa edizione siamo stati costretti a vivere un’atmosfera insolita: l’eccezionalità del momento per le ben note vicissitudini legate alla pandemia, non potevano non avere riverberi anche sulle nostre attività e quindi il 22° Congresso Nazionale sarà anche il nostro primo Congresso svolto in modalità web.

Ed in questo scenario non potevamo esimerci dal discutere anche delle ricadute che questi drammatici eventi hanno avuto sull’assistenza al paziente oncologico. In particolare le vicende di questi mesi ci hanno consegnato, tra gli altri, due messaggi. Il primo è che senza salute non esiste economia: la salute è un bene irrinunciabile che supera qualsiasi logica di business. In secondo luogo la sfida che questa pandemia rappresenta ci obbliga a riflettere sulla necessità di individuare modelli sanitari alternativi cominciando a discutere e pensare a nuove soluzioni che magari in altri paesi sono già in itinere.

La ripresa delle attività congressuali, ancorchè via web, è un’ulteriore tappa verso quel processo di normalizzazione da tutti auspicato ed una  risposta al bisogno di aggiornamento, formazione e crescita professionale  che, anche in questo periodo, non sono diminuiti”.