Conversano – Riceviamo dallo studio legale, avv. Francesco Iudice, Patrocinante in Cassazione il seguente comunicato stampa e pubblichiamo.

Alcuni mesi addietro si è cercato per mezzo di un pubblico intervento, affidato ai canali social, da parte di un referente di una associazione di consumatori, di avviare una iniziativa che minasse l’attività consolidata della “Casa Funeraria” operante da circa tre anni nella nostra Città di Conversano,  disinformando l’utenza con critiche infondate e che, in quanto tali, sono risultate prive di efficacia anche sul piano legale.

Alla luce di questa fuorviante iniziativa si è anche reso necessario ed utile per la utenza fare it punto sulla validity del servizio fornito dalla “Casa Funeraria” anche in ragione delle convenzioni in essere con tutte le  altre  fruitrici  imprese  funebri  locali,  assicurando  la  correttezza gestionale finale a favore della pubblica utility del servizio.

A tal proposito è  doveroso  confermare  che la  sua accertata utility rinviene  anche  dalla  sua  formula  gestionale  alternativa al classico servizio funebre in abitazione privata o in struttura sanitaria. Gli stessi costi  non   sono   da   considerarsi  aggiuntivi   in   quanto,   di  fatto, sostituiscono quelli previsti per it tradizionale servizio funebre. In tal modo, infatti, le imprese funebri delegano all’organizzazione della “Casa Funeraria” parte degli adempimenti funerari (allestimenti, controllo e applicazione  di  trattamenti igienico-sanitari,  assistenza alle famiglie, ecc…),  pertanto,  ogni  diversa applicazione  dei  costi non  troverebbe alcuna giustificazione e legittimità.

Considerate  queste  precisazioni,  resesi necessarie per i  fuorvianti e strumentali  tentativi  di  disinformazione  commerciale,  deve  ritenersi utile,  per  ogni  evenienza,  confrontarsi  con  la  Direzione  del  Centro Funerario  Conversanese,  gestito  dalla  Bolognino  Saverio 86  C.  sas, ovvero con le competenti Autorita Comunali tenute per legge a garantire il controllo dei servizi funerari e la correttezza dei vari operatori del settore.

Avv. Francesco Iudice