Sabato 9 luglio 2022 alle ore 19,00 nello spazio espositivo comunale di piazza XX
settembre, civico 4, a Conversano si e’ inaugurata la mostra personale di Caterina
Narracci, intitolata Sguardi su Conversano, a cura di Giusy Petruzzelli. La mostra è
patrocinata dal Comune di Conversano all’interno delle attività di “Borgo d’estate
2022”. All’inaugurazione interverranno il sindaco di Conversano avv. Giuseppe
Lovascio e l’assessora alle politiche culturali dott.ssa Caterina Sportelli.
L’artista rende omaggio alla sua città, Conversano, attraverso opere grafiche e
pittoriche in cui i luoghi e le persone sono raccontati attraverso uno sguardo
personale, a tratti fantastico, facendoci scoprire aspetti sempre nuovi e inediti della
città d’arte.
L’artista: Caterina Narracci ha conseguito la laurea in Arti Visive all’Accademia di
Belle Arti di Bari nel 2007. È docente di Arte e Immagine, giornalista pubblicista,
grafica; dal 2000 ha partecipato a numerose mostre collettive.
La curatrice: Giusy Petruzzelli è docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti
di Bari, istituzione per cui è coordinatrice del programma Erasmus e responsabile
delle relazioni internazionali. Ha redatto saggi e curato mostre in Italia e all’estero.
Durata e orari di visita della mostra: 9 al 30 luglio, tutti i giorni dalle ore 19 alle 23;
Luogo: piazza XX settembre, civico 4, Conversano, in provincia di Bari;
Infotel: 3387015182.

Dal testo critico di Giusy Petruzzelli Con gli occhi di Caterina Narracci:
“Caterina Narracci perlustra la propria città con l’inesausta voglia di cogliere
l’attimo, di catturare con sguardi sempre nuovi aspetti dell’urbano e del vissuto dei
luoghi.
Lo strumento è la matita, l’inchiostro, il pennarello, l’incisione, la pittura, a volte
anche mescolando i diversi media espressivi e sconfinando dalla fisicità alle
piattaforme del web. Risulta evidente, già ad una prima occhiata sulle opere, che lo
sguardo di Caterina Narracci non sia uno sguardo naif, perché se l’artista ha la
spontaneità come caratteristica e l’impulso inarrestabile a produrre come metodo,
al tempo stesso il suo è uno sguardo educato, dalla pratica artistica e dallo studio
della storia dell’arte. La sua non è tuttavia una produzione citazionista, bensì una
disincantata appropriazione sedimentata nella memoria culturale. Il suo tratto porta
l’immaginazione nei luoghi che sono sotto gli occhi di tutti e colora di possibilità
ulteriori quei luoghi a livello di soggetti e di cromie”.