Si è tenuto ieri a Mola nella sala consiliare l’incontro/dibattito pubblico su “Salute e ambiente. Incidenza delle malattie tumorali sul territorio”, organizzato dal Comune. Un dibattito pubblico per parlare dell’incidenza delle malattie tumorali sul territorio e della relazione tra Salute e Ambiente. Obiettivo dell’incontro, in particolare, quello di creare una opportunità di aggiornamento sul rapporto tra ambiente e salute, attraverso l’intervento del professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo di fama internazionale e della dottoressa Silvia Fabris, funzionaria esperta in Biostatistica del Ministero della Salute, che hanno analizzato e discusso i dati epidemiologici descrittivi dello stato di salute della popolazione residente nel comune di Mola attraverso l’analisi dei dati di mortalità-ospedalizzazione per causa, e di incidenza dei tumori forniti dall’Agenzia regionale per la Salute.
“Lo studio dei dati che abbiamo visto – ha spiegato Ciccozzi – è uno studio di tipo ecologico che non permette una inferenza statistica/epidemiologica, a causa della frammentarietà dei dati e dell’assenza di un follow up. Inoltre, dati aggregati senza informazioni su età, abitudini, come consumo di alcol e sigarette, che concorrono all’insorgenza di alcuni tipi di tumori, rendono difficile fare una analisi statistica inferenziale. I dati visionati hanno come variabili prima causa di morte e di ospedalizzazione insufficienti per una analisi completa -ha proseguito il professore – Si suggerisce uno studio di coorte di almeno 5 anni con follow up periodici controllando tutte le variabili ambientali rilevanti per applicare una statistica di tipo geografico”.
Infatti, la relazione tra salute e ambiente e l’incidenza delle malattie tumorali sul territorio, risulta spesso molto controversa a causa di assenza e frammentarietà dei dati e necessita di ulteriori studi e approfondimenti, che consentirebbero di valutare al meglio l’associazione tra una esposizione come l’esposizione agli inquinanti e il suo effetto (mortalità/morbosità) sulla salute di una popolazione residente nei pressi di impianti, come per esempio le discariche.
Sulla base dei più recenti dati dei Registri Tumori contenuti nel volume “I numeri del cancro in Italia 2021”, a cura di Associazione Italiana di Oncologia Medica, si stima che in Italia si muore di cancro meno rispetto alla media europea (-13% negli uomini e -10% nelle donne). Nel 2021 si registra, infatti, un calo dei decessi per tumori e un miglioramento nelle aspettative di vita. Più in generale, negli ultimi sei anni, si è osservato un calo complessivo della mortalità per cancro del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne. L’alto livello dell’assistenza oncologica in Italia è evidenziato dalle percentuali di sopravvivenza a 5 anni, che migliorano per
tutte le neoplasie (59,4% negli uomini e al 65% nelle donne). Stesso trend si registra in Puglia, sia nella provincia di Bari che nel Comune di Mola di Bari.
Sebbene i dati siano in miglioramento, si stima altresì che il 2,8% della popolazione italiana (quasi 1.500.000 persone) abbia avuto nella vita una diagnosi di cancro. Più di 600.000 di queste persone sono in fase di trattamento o di follow-up per il rischio di recidive. Questo, naturalmente, continua a destare preoccupazione.
L’appuntamento, che ha visto ampia partecipazione di pubblico, è stato aperto dall’intervento del sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, che ha ringraziato i cittadini per la numerosa presenza. “L’amministrazione comunale – ha dichiarato Colonna – è molto sensibile e attivamente impegnata sul fronte delle tematiche ambientali e sanitarie. Momenti di confronto e dibattito come questo sono utili e rappresentano una sorta di alleanza virtuosa per l’intera comunità.”
Il presidente della Commissione Speciale Martucci, Leonardo Losito, ha spiegato che l’appuntamento rientra tra le attività previste della Commissione da lui presieduta. I lavori sono stati condotti dall’assessora alle Politiche ambientali, Elvira Tarsitano. “È necessario – ha detto Tarsitano – affrontare con le giuste strategie il degrado ambientale, individuando regole insediative della città e del territorio che risultino di per sé generatrici di nuovi durevoli equilibri ambientali. I presupposti fondamentali – secondo l’assessora – sono l’equità sociale e l’equilibrio ecologico. Fulcro di questo percorso è la partecipazione di tutti. Tutto ciò, perché possa dare i sui frutti, richiede un’attiva collaborazione da parte dei cittadini, una sorta di alleanza tra le parti che deve essere accompagnata anche da uno stile di vita sostenibile in grado di combinare scelte personali, diritti economici, sociali e culturali, protezione della salute umana, della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi in cui tutti facciano la propria parte. È quindi fondamentale – spiega ancora Tarsitano – la diffusione di una profonda cultura etico-ambientale che ponga i propri accenti sui valori del rispetto e della responsabilità non solo nei confronti dell’uomo, dei beni pubblici, ma di tutto l’ecosistema, la nostra casa comune”.
Il dibattito e il confronto con il pubblico, che ha visto un’ampia partecipazione di amministratori della maggioranza e minoranza, comitati di cittadini, associazioni ambientaliste e della cittadinanza, è stato molto proficuo e a tratti anche molto acceso, segnale della grande attenzione e interesse sulla presenza e le sorti della discarica Martucci.
A tale proposito, in conclusione, l’assessora Tarsitano ha precisato che “a questo dibattito ne seguiranno altri. Saranno invitati esperti come medici per l’ambiente, oncologi, geologi, biologi, ingegneri, agronomi, sia locali che nazionali, per approfondire vari aspetti sul rapporto Salute e Ambiente legati alla gestione dei comparti ambientali per continuare a dare ampio spazio alla partecipazione e al confronto pubblico”.



