L’uomo che vedete in lacrime in questo video, mentre verifica in prima persona che bar e locali siano chiusi proprio in una di quelle strade da lui pedonalizzate e rese vive, si chiama Antonio Decaro ed è un sindaco di cui chiunque dovrebbe andar fiero.
Si tratta non solo del sindaco di Bari, ma del “sindaco dei sindaci”, essendo lui alla guida dell’Anci (l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani).
Antonio Decaro è un uomo che la sua città la ama visceralmente, a tal punto da vivere da anni e anni sotto scorta per essersi inimicato i clan locali.
Perché è quello che succede quando l’illegalità la combatti non a colpi di tweet, ma con le ordinanze.
Come quella con cui, nel 2015, ha vietato il concerto di Tommy Parisi, figlio dell’omonimo boss di Bari.
Come quella con cui, nel 2016, spezzando un disinteresse generalizzato delle precedenti giunte, ha impedito ad alcuni malavitosi locali, legati alla criminalità organizzata, di continuare a smerciare prodotti abusivi in occasione della festa di San Nicola.
Come quella con cui, appena un mese fa, ha inibito la realizzazione di una processione apparentemente religiosa e che in realtà, invece, altro non era che la celebrazione (ormai sessantennale) di un capostipite mafioso, con tanto di fuochi pirotecnici, banda musicale e transenne per indicare il controllo di quella famiglia sul territorio.
“In questi anni abbiamo fatto tanti sacrifici… per riuscire a far vivere la città… a portare tanti turisti… però… sono sicuro che ce la faremo, ci riusciremo, recupereremo tutto quello che abbiamo fatto in questi anni…”
Con persone così, con Istituzioni così, sì, ce la faremo. Perché in quelle lacrime ci sono tutto l’impegno e tutti i sacrifici di chi la propria città la ama per davvero.
