Milano. «Ci siamo posti l’obbiettivo di essere espressivi e abbiamo lavorato sull’idea di essere degli attori che raccontavano le storie di queste canzoni».

È l’ammissione fatta da Ivano Fossati alla presentazione dell’album “Mina Fossati”, in uscita venerdì 22 novembre, con la grande assente Mina che ormai si fa solo ascoltare.

«Abbiamo di Mina l’idea che sia una grande cantante ma è anche una grande musicista – ha ammesso il cantautore – Ha un grande pensiero: dietro ogni nota, ogni passaggio, c’è un grande lavoro: ha lo stesso atteggiamento dei grandi jazzisti ma, oltre a questo enorme potenziale artistico, è una persona adorabile».

L’album “Mina Fossati” sarà disponibile in cd digipack, cd deluxe hardcover book, vinile nero, vinile bianco trasparente, special book (contenente un picture disc, un 45 giri di Settembre, un cd e una stampa speciale di Mauro Balletti limitata e numerata).

«Il disco racconta del presente, undici canzoni sul presente, come dire sul qui e ora, soprattutto quel che è successo, e che Mina e io siamo vicini – ha precisato Fossati – L’effetto di quello che si ha e che abbiamo cercato, è quello di essere a un metro di distanza da chi ci ascolta, considerando che siamo due campioni dell’allontanamento, lei più di me: io da otto anni sono lontano da tutte le cose, dallo scrivere canzoni. Proprio a noi due è venuto di fare un disco sulla vicinanza, sulla concretezza, sul presente».

I due protagonisti della musica italiana per la prima volta uniscono le loro voci in questi undici brani inediti, scritti e composti da Ivano Fossati e cantati dai due; “Mina Fossati” è prodotto da Massimiliano Pani.

«Il disco dovevamo farlo già nel 1997 ma non è andato in porto per tanti motivi – ha rivelato – Lei ci pensava ancora perché c’è stima fra noi due; per la verità sono stato titubante e gliel’ho detto a mia moglie che mi ha apostrofato: “Se dici di no a Mina, chiedo a divorzio”. Dopo otto anni passati in ozio, la mia decisione comunque non cambia: non torno a fare dischi né concerti, ma per niente al mondo mi sarei negato la gioia di scrivere questo album: nessun musicista sano di mente direbbe di no a Mina».

“Mina Fossati” racconta il presente lasciando parola ai sentimenti, all’amore, a quell’amore che “si perdona anche attraverso il furore del temporale”, l’amore che combatte le battaglie del tempo in un eterno rinnovarsi, quello che crede nonostante i tempi siano oscuri e le montagne siano alte, perfino per chi ci crede.

«È rimasta fuori solo una canzone, perché un po’ sdolcinata – ha accennato Fossati – Mina è una grande cantante che fa raffinatezze incredibili senza farle vedere ed è una persona adorabile: starle accanto dà solennità e quella canzone è per il momento accantonata. Lavorare con quelli veramente bravi è più facile perché non hanno frenesie artistiche».

Scritto e composto da Ivano Fossati, “Mina Fossati” è un lavoro vivace e intenso, fatto di brani dalla sottile impronta blues-rock accostati a ballad dirette e toccanti, dove le voci dei due interpreti sono accompagnate da pianoforte e orchestra d’archi.

«Mina è uno scanner: non ascolta ma scannerizza la musica, ascolta tutti i particolari, non è una che canta qualsiasi cosa – ha confessato – Tra noi due c’è un rapporto di completa fiducia; io mi fido delle sue scelte, anche quando sono spiazzanti: tu pensi di starle affianco, ma lei è sempre avanti, e spesso di lato».

Questo progetto ha avuto una gestazione di quasi due anni.

«Questo è un disco sul presente – ha concluso – Questa idea viene da qualcosa in cui io credo, ma anche dall’idea di essere stato con lei per due anni. Mina non ama il passato ma se la fai parlare di un progetto futuro, si accende e diventa un vulcano». «Le voci sono le assolute protagoniste – ha poi aggiunto Massimiliano Pani – Fossati inizialmente ha detto che aveva smesso, poi in studio continuavano ad arrivare canzoni fantastiche. Chi scrive così, oggi? Fossati è un gigante. Io sono un suo sorcino».