Conversano (Bari). Penultimo appuntamento della Rassegna Autunno D’Autore, ideata e organizzata da Silvia Serena Perrone della Libreria Emmaus con la collaborazione della Pro Loco di Conversano, presidente Ninnì Galasso.
Sabato 19 novembre, ore 18.30, lo scrittore Francesco Colafemmina, *presenta il suo ultimo romanzo*: “Enigma Laocoonte”, appuntamento nella sede della Pro Loco in piazza Castello a Conversano. Dialoga con l’autore la professoressa Candida De Toma. 
Librinstreaming di Toni Vinci, partner della Rassegna, aiuta e sostiene la promozione della lettura con la rubrica omonima sul web a cura di Cinzia Cofano. 

SINOSSI: Enigma Laocoonte
Il 14 gennaio del 1506 nella vigna di un funzionario pontificio, Felice de Fredis, fu ritrovato un complesso marmoreo che avrebbe condizionato profondamente l estetica europea: il Laocoonte. Immediatamente identificato come uno dei capolavori della statuaria antica, menzionato da Plinio nella sua Storia Naturale, papa Giulio II lo acquisterà per il suo Cortile del Belvedere appena ultimato da Bramante. Sul luogo della scoperta quel giorno apparve – comparsa quasi furtiva – Michelangelo Buonarroti. Il Laocoonte lascerà un segno indelebile sulla sua arte di imprimere energia e forza vitale al corpo umano. A distanza di più di vent’anni da quella scoperta, nella stanza segreta della sacrestia nuova di San Lorenzo, dove Michelangelo si nasconde per timore di rappresaglie medicee, l’artista disegna con un pezzo di carbone una perfetta testa di Laocoonte sul muro, alla luce di una candela di sego. Perché il sacerdote troiano diventa un tema centrale nella sua vita? E se questo legame avesse un altra spiegazione? Se Michelangelo, già noto per una famosa contraffazione, un Cupido dormiente, antichizzato a dovere e sepolto in una vigna, e venduto per antico al cardinal Riario nel 1496, avesse replicato la truffa, dopo aver sperimentato quanto fosse propenso a spendere per opere d arte antica Giulio II?

Nel 2005 lo studio di una storica dell’arte statunitense, Lynn Catterson, autrice della prefazione del volume, destò un certo clamore nell’avanzare proprio questa ipotesi:
Michelangelo autore del Laocoonte vaticano. Enigma Laocoonte analizza tutti gli ingranaggi di questa intricata vicenda, ne ricostruisce il contesto storico e culturale, richiamando la dimensione simbolica del Laocoonte e il suo messaggio spirituale e politico. Ripropone,
inoltre, per la prima volta dopo più di un secolo, un breve libretto del bibliotecario romano Costantino Maes dedicato ad un secondo, misterioso, Laocoonte, forse ancora sepolto sotto le fondamenta di un antica basilica di Roma.

Attraverso un puntuale intreccio di riferimenti bibliogafici ed efficaci ritratti dei personaggi che ruotano attorno alla contraffazione del Laocoonte, l’autore accompagna il lettore in un giallo artistico nel quale all’immagine del dolore, al Laocoonte morente, si contrappone l’artista
demiurgo che reinventa e rivitalizza l antico: Michelangelo Enea. Se il sacerdote troiano denuncia la verità del cavallo di Troia e viene punito dagli dei, la sua morte diverrà un messaggio per Enea, il pio fondatore di una nuova civiltà. Così Michelangelo, alle soglie della Riforma, vede in Laocoonte il simbolo della denuncia delle storture della Curia Romana e di
una spiritualità decadente, nonché l’immagine del peccato antico dal quale l’uomo cerca di liberarsi lottando contro le passioni. Nell era della cancel culture, del rovesciamento delle statue e della costante revisione della storia, la denuncia del declino della civiltà può condurre al destino di Laocoonte, ma può anche ispirare nuovi Enea, capaci di salvare il seme perché possa germogliare in futuro.

Francesco Colafemmina è nato a Roma nel 1980. Laureato in filologia classica ha frequentato la scuola di giornalismo della RAI per poi dedicarsi all’attività imprenditoriale nel settore dell’energia e dell’agricoltura sostenibile. I suoi interessi spaziano dal mondo classico all arte e alla spiritualità. Ha pubblicato nel 2007 per Rubbettino Dialoghi con un Persiano di Manuele II Paleologo con prefazione di Mons. Rino Fisichella; nel 2010 l inchiesta artistico-giornalistica Il Mistero della chiesa di San Pio per i tipi di Settecolori e il romanzo La Serpe fra gli ulivi; nel 2011, sempre per Settecolori, Storia del Matrimonio nella Grecia classica; nel 2017 per Apinsieme-Rivista Nazionale di Apicoltura, Le Api e Noi, una approfondita storia sociale delle api e del miele; nel 2020 per Passaggio al Bosco La Democrazia di Atene. Storia di un mito, saggio storico sulle origini e gli sviluppi della democrazia ateniese, con una nuova traduzione commentata della Costituzione degli Ateniesi dello Pseudo-Senofonte. Continua
ad associare l’attività pubblicistica e di traduttore dal greco moderno al proprio impegno verso l’ambiente, attraverso la sua azienda di apicoltura biologica.