Siviglia. «Buona la prima».

Questa è la lapidaria ammissione di Eros Ramazzotti alla fine del primo concerto delle dieci anteprime speciali sui palcoscenici più prestigiosi del Battito infinito world tour première che continua il 17 e 18 settembre al Teatro della Valle dei Templi di Agrigento, 20, 21, 23 e 24 Verona all’Arena, 27 Atene, 6 e 8 ottobre Caesarea in Israele.

Un ritorno in grande stile e un lancio mondiale per Eros Ramazzotti che, a distanza di quattro anni dall’ultimo album in studio, pubblica il 16 Settembre 2022 su tutte le piattaforme digitali e in tutti gli store il nuovo progetto discografico “Battito infinito”, con dodici brani inediti, l’ultimo dei quali è “Ogni volta che respiro” con testo di Mariella Nava e musica di Ennio Morricone.

«Mariella mi aveva proposto questa canzone, una delle poche canzoni pop del maestro – ha sottolineato il cantautore – L’idea di scrivere il testo è stata di Mariella ma fu proprio il grande maestro a sceglierlo e ho voluto che chiudese questo grande progetto. É una lettera d’amore, la promessa di un sentimento eterno, d’altri tempi, e la certezza di esserci sempre l’uno per l’altra».

«Mi sarebbe piaciuto essere a questa prima – ha puntualizzato Mariella Nava – Volevo vedere l’impatto con il pubblico alla prima esecuzione pubblica. Spero di riuscire ad esserci a una delle date di Verona. Eros ha realizzato tutto il progetto con grande cura e farne parte mi rende felice».

 Un altro momento  importante di questo progetto è “Figli della terra” con la partecipazione di Jovanotti.

«Non poteva che essere un concentrato di energia, positività e speranza – ha confessato Eros – ci siamo uniti per aiutarci a tenere a mente che nonostante capiti di sentirsi sopraffatti dalle proprie battaglie, ogni esperienza del grande viaggio della vita è da considerarsi autentica e soprattutto umana. Non nascondo che fosse un forte incitamento a proteggere la natura che ci circonda, senza cui non ci sarebbe vita: noi, come gli alberi, creiamo le nostre radici, le coltiviamo e abbiamo il dovere di trattarle con cura».

Ramazzotti non ha lesinato collaborazioni per il suo ritorno in musica Eros scegliendo di collaborare con autori di spicco del panorama musicale italiano, fra cui Cheope e Francesco Rapetti (i figli di Mogol), Bungaro, Colapesce, Antonio Di Martino, Paolo Antonacci (figlio di Biagio).

«Quando mi arrivano proposte interessanti non riesco a tirarmi indietro – ha riflettuto – Ho scelto queste canzoni perché raccontano l’amore universale che è il filo conduttore di “Battito infinito”, articolato in tutte le sue forme tra le dodici canzoni che compongono».

“Battito infinito” è stato anticipato dai singoli “Ama” (nel video Michelle Hunzicher e la loro figlia Aurora) e “Sono” (con Alejandro Sanz), tasselli di questo album che è il manifesto della rinnovata identità artistica del cantautore dei record che in oltre 35 anni di carriera conta settanta milioni di dischi venduti e più di due miliardi di ascolti in tutto il mondo.

«È un inno alla libertà, un invito ad amare come si vuole, senza limiti, confini o barriere e a celebrare questo sentimento in ogni sua forma e sfaccettatura – ha osservato – Ho voluto curare personalmente ogni piccolo dettaglio e ogni fase della produzione per un brano che, fin dall’inizio, si è affermato come una hit tutta da cantare».

“Sono” con Alejandro Sanz è il secondo brano estratto dall’album, già un successo globale a tre settimane dalla sua pubblicazione.

«La caldissima voce di Alejandro Sanz mi è sembrata giusta per un invito a credere nei propri sogni senza farsi abbattere o condizionare dai cambiamenti e dagli alti e bassi che la vita ci presenta – ha confidato l’artista – A volte basta poco per risollevarsi dai momenti di difficoltà: gli amici di sempre e il potere dei ricordi possono aiutarci a ritrovare noi stessi».

Dopo il world tour première Ramazzotti ha reso noto gli oltre settanta show in tutto il mondo (Spagna, Portogallo, Francia, Olanda, Germania, Belgio, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Austria, Ungheria, Serbia, Romania, Bulgaria, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Lituania, Israele, Grecia, Stati Uniti, Canada, Messico, Costa Rica, Panama, Ecuador, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela), con dieci date italiane: 14, 15, 17 e 18 marzo 2023 Milano (Mediolanum Forum), 25 Torino (Pala Alpitour), 4 aprile Firenze (Mandela Forum), 6 e 7 Roma (Palazzo dello Sport), 11 Eboli (Palasele), 28 aprile Jesolo (PalaInvent).

«Questa anteprima di Siviglia mi ha dato ragione – ha sostenuto il musicista – Ho voluto far conoscere alcune canzoni di questo disco per verificare la loro valenza: il pubblico di Siviglia le ha accolte con molto calore anche se c’è bisogno di altro tempo per poter essere ricordate come le mie precedenti che, comunque, sono l’osso duro di questo show».

Ramazzotti ha voluto musicisti internazionali del calibro di Michael Landau alla chitarra e Keith Carlock, già batterista di Sting e James Taylor. Sul palco con Eros una super band con musicisti storici e nuove entrate: Luca Scarpa (direttore musicale, piano), Eric Moore (batteria), Giovanni Boscariol (tastiere), Giorgio Secco e Luca Mantovanelli (chitarra), Paolo Costa (basso), Marco Scipione (sax), Dario Tanghetti (percussioni), Monica Hill e Roberta Gentile (cori).