uesta mattina i Carabinieri del Comado Provinciale di Bari hanno eseguito
un decreto di sequestro di prevenzione finalizzato alla confisca, emesso dal
Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Bari (Presidente dott.ssa Giulia
Romanazzi) su richiesta della Procura della Repubblica di Bari – Direzione
Distrettuale Antimafia, a carico di De Sario Giambattista, indagato per aver
promosso e diretto un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti operante su Terlizzi e zone limitrofe.

Secondo l’impostazione accusatoria, l’associazione gestiva in modo
monopolistico la piazza di spaccio di Terlizzi e per tali reati, De Sario
Giambattista, ritenuto al vertice del clan Dello Russo, è stato recentemente
condannato in primo grado dal Gip/Gup presso il Tribunale di Bari a 20 anni
di reclusione.

Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilità dell’interessato e
della sua famiglia è stimato in oltre 300mila euro, composto da una villa
lussuosa, un deposito ed un fondo rustico.

L’odierno provvedimento emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione
di Bari, accoglie la proposta della DDA della Procura della Repubblica di
Bari, formulata sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dalla
Sezione specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari
(fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della
difesa) che hanno ricostruito sia la carriera criminale del proposto sia gli
introiti dell’intero nucleo familiare, fornendo un corposo quadro indiziario
in ordine all’illecita provenienza della sua ricchezza, accumulata negli
ultimi 20 anni e che costituirebbe il compendio del traffico di droga.

L’importante risultato odierno – frutto della collaborazione tra la
magistratura e le componenti investigative – rappresenta un’ulteriore
conferma che la criminalità organizzata va contrastata non solo attraverso
un’assidua opera di prevenzione e di repressione, ma anche attraverso
attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi
strumenti attraverso i quali vanno combattute le nuove, e più subdole, forme
di manifestazione delle mafie.