riceviamo e pubblichiamo

Nell’assise comunale del 10 Agosto si è discusso della possibilità che il Comune accenda
due mutui per un importo complessivo di 860 mila euro. La proposta della giunta è stata
recepita dagli uffici comunali e dai revisori dei conti che, pur esprimendo parere
favorevole, hanno invitato l’amministrazione a un uso più parsimonioso delle risorse
provenienti dalla spesa corrente. In particolare, il direttore dell’area responsabile per il
bilancio, dott. Lombardini, consiglia “una drastica riduzione, fino anche all’azzeramento
degli importi stanziati a bilancio nel 2022, […] quali spese a disposizione
dell’amministrazione”, utilizzati ad esempio “per l’espletamento dei concorsi e/o per le
manifestazioni culturali”.
A distanza di soli 4 giorni dalla nota del dott. Lombardini la giunta comunale si è riunita
per approvare un atto che va in direzione totalmente opposta a quella dei pareri tecnici,
stanziando finanziamenti diretti per manifestazioni culturali per un importo totale di 61
mila euro.
La tempistica di questa delibera di giunta fa sorgere più di qualche dubbio su un
eventuale scollamento in atto fra l’amministrazione e gli uffici comunali. È evidente
l’insofferenza che la maggioranza che guida il paese prova nei confronti del dibattito, non
solo verso l’opposizione politica, ma anche verso i pareri tecnici nel momento in cui
questi non aderiscono completamente al volere dell’amministrazione.
Insieme a queste considerazioni, se ne rendono necessarie altre sul metodo adoperato
per elargire i contributi. Premettendo che tutte le iniziative finanziate sono di assoluto
valore e meritevoli del contributo elargito, cosa si pensa di fare per quelle realtà che un
progetto culturale provano a costruirlo e al momento non fanno ancora parte del circuito
di eventi che “tradizionalmente connotano l’offerta culturale” della nostra città?
Come vengono misurati la valenza economica, sociale e culturale degli eventi finanziati,
i loro effetti su coesione sociale, promozione e valorizzazione del territorio, aumento dei
flussi turistici, creazione di nuove opportunità e posti di lavoro? Che impatto hanno sui
fatturati degli esercizi pubblici? Quanti e che tipo di rapporti di lavoro promuovono?
Queste sono domande fondamentali se vogliamo migliorare il modello attuale della
creazione di offerta culturale nella nostra città, affinché sia davvero virtuosa in ogni sua
implicazione, dai posti di lavoro creati fino a una fruizione che includa tutti, e catturi
l’interesse anche di chi oggi non è fruitore di eventi culturali.
Infine, è doveroso citare il problema di un possibile conflitto d’interessi, dal momento
che nel direttivo di una delle associazioni beneficiarie dei contributi sono presenti
parenti di membri di giunta e maggioranza consiliare.

Come gruppo di opposizione è nostro dovere porre queste domande, innescare un
dibattito che auspichiamo sereno e che risponda nel merito delle questioni da noi
sollevate.
QUARK