Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Castellana Grotte, al
termine di un intervento per lite in famiglia, hanno arrestato in flagranza
di reato un operaio 30enne di nazionalità marocchina, già noto alla Forze
dell’Ordine, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Nella circostanza, è stato accertato che il 30enne, da alcuni anni,
maltrattava ripetutamente la consorte, anch’essa marocchina, con vessazioni
di ogni tipo, fra le quali minacce e percosse, tanto che nel 2017 era stato
denunciato con l’accusa di maltrattamenti verso i minori e lesioni. La
coppia aveva intrapreso anche un percorso riabilitativo, confidando
nell’intervento dei centri antiviolenza e dei servizi sociali, tuttavia il
ravvedimento dell’uomo di fatto non c’è mai stato. Negli ultimi tempi, la
serenità in famiglia è stata nuovamente turbata dagli accessi d’ira del
30enne, il quale, con minacce e vessazioni, era solito lasciare la donna
senza denaro per fare la spesa ai figli minori, costringendola anche a
dormire per terra. L’ultimo litigio è avvenuto ieri, quando l’uomo è andato
su tutte le furie poiché il pranzo non era di suo gradimento. Dopo aver
insultato la donna, l’uomo l’ha colpita con spintoni e schiaffi,
strappandogli il  telefono di mano per impedirle di chiamare il 112,
dopodiché, per punizione, l’ha rinchiusa fuori sul  balcone in balia della
pioggia e dell’umidità. A far intervenire i Carabinieri sono stati i vicini,
allertati dalle grida di aiuto della donna. I militari,  giunti sul posto,
hanno liberato la vittima ed hanno chiamato un’ambulanza del 118 per le cure
sanitarie del caso. Dopo le verifiche dei fatti, per l’uomo sono scattate le
manette e, su disposizione della competente A.G., è stato tradotto presso la
Casa Circondariale di Bari, in attesa di giudizio.  Alla donna il personale
sanitario del locale ospedale ha riscontrato lesioni giudicate guaribili in
gg.10 s.c..